Se sapremo quale cipria usare per la pelle lucida avremo un favoloso effetto mat per tutto il giorno.
Uno dei problemi principali quando ci si trucca è quello della pelle lucida. Molto spesso infatti la nostra pelle tende a produrre sebo in maniera eccessiva, specie nella cosiddetta zona T o ai lati del naso, e noi donne siamo alla costante ricerca di un prodotto che ci assicuri un effetto mat che duri a lungo. In questo possono aiutarci molto i primer di ultima generazione che andando a uniformare il viso mimetizzando le piccole imperfezioni quali i pori dilatati o le piccole cicatrici, hanno anche il potere di eliminare l’effetto unto. Ma un primer da solo non basta. Bisogna imparare quale cipria usare per la pelle lucida, in modo tale da dare un finish mat a tutto il make-up, con la possibilità di effettuare dei piccoli ritocchi nel corso della giornata se la nostra pelle è particolarmente grassa.
Una delle migliori ciprie in commercio che risolvono il problema della pelle lucida è senz’altro la Mineral Booster di Elf Cosmetics, brand inglese che produce cosmetici molto buoni con prezzi a partire da 1,70 € della linea base fino ai costi più elevati della linea minerale di cui fa parte questa favolosa cipria. La Mineral Booster è una loose powder (cipria in polvere) è disponibile in quattro tonalità , di cui una correttiva a base gialla, può essere usata sia da sola che in unione al nostro fondotinta abituale, e una volta stesa diventa trasparente: mimetizza al meglio le imperfezioni cutanee, piccole rughe comprese ed ha uno straordinario effetto opacizzante. Da provare assolutamente per non avere più problemi di pelle lucida.
Se invece non siamo particolarmente pratiche con le ciprie in polvere, possiamo usare la Stay-Matte Sheer Pressed Powder di Clinique, compatta, disponibile per varie tipologie di pelle, con effetto opacizzante e illuminante, particolarmente indicata per chi soffre di allergie o ha una pelle molto sensibile e tendente ad arrossarsi e che potrete trovare sia nelle profumerie che in farmacia.
